Il kombucha è un tè dolcificato fermentato, aspro e dissetante analoga al vino o alla birra, infatti contiene zuccheri, alcol e anidride carbonica, leggermente frizzante.
Ha potere antiossidante, antibatterica e antifungina.
Per far fermentare il kombucha è necessario lo scoby, un disco gommoso che galleggia sulla superficie del tè e contiene in sè una comunità di batteri e lieviti che, in presenza di ossigeno, attivano il processo di fermentazione.
I benefici del kombucha sono legati alla presenza di sostanze probiotiche che nutrono la flora batterica diversificandola.
È ormai riconosciuta scientificamente l’importanza di una flora batterica sana e diversificata, strettamente legata alla salute non solo intestinale ma di tutto l’organismo, indispensabile per rafforzare il sistema immunitario.
È importante sapere che il kombucha contiene zucchero, caffeina (se si utilizza un tè non deteinato, la caffeina rimane dopo la fermentazione anche se in quantità inferiori a una tazza di tè) e una bassissima percentuale di alcool che dovrebbe essere inferiore allo 0.5 %. Spesso però si ottiene una bevanda con tasso alcolico superiore, soprattutto se sottoposto ad una seconda fermentazione.
Evitare, visto il contenuto di alcol e caffeina, di darlo ai bambini.
Un dito di kombucha è più che sufficiente per le prime volte.
Gli ingredienti per farlo sono: tè, zucchero di canna o barbabietola, acqua filtrata (senza cloro), SCOBY, un barattolo.
Preparare il tè, dolcificarlo quando è ancora caldo, bisogna dolcificarlo con dello zucchero bianco o di canna (circa 100 gr per litro di tè), farlo raffreddare e trasferirlo in un barattolo di vetro con l’apertura larga e aggiungere del kombucha, fatto precedentemente, per acidificare il tè.
Più alta è la temperatura meno giorni deve fermentare, circa 10 giorni e il barattolo deve essere coperto con una garza per far passare ossigeno.
Quando è frizzante al punto giusto, mettere in frigo.
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